appena prima del disastro delle due torri, come spinto, decido di tornare in italia. dopo non così poco trovo finalmente un lavoro in uno studio a milano. lunghissime ore a produrre ed ascoltare musica – la differenza tra passione e professionismo. in macchina, sui preset della fiestina, riesco solo a mettere radio in cui chiacchierano. è lì che mi emerge radio 24, qualche post di quando questo blog beccava 200 visitatori unici al giorno ne parla.
cruciani viene spostato dalla sera, alla mattina, alla sera, complice il giro di direttori compresi di santalmassi.
cruciani rimane vicino secondo tra le stelle dei giornalisti della radio, barisoni è sempre il più abbacinante, peccato parli solo d’economia.
cruciani riesce con sottile affilatura a districare la difficile cronaca quotidiana commentata da un’orda di deliranti radioascoltatori cui è data facoltà di parola.
poi, dopo lunghissima pazienza, un paio d’anni fa esplode, e decide di trasformare la trasmissione in un carrozzone. la metamorfosi prende tutto questo tempo, e al momento pare aver raggiunto i suoi demenziali apici; ma si sa, al peggio non v’è mai limite. la zanzara diventa un coacervo di cazzate urlate a colpi di luoghi comuni, qualunquismi e benaltrismi. per me, ascoltatore di lunga data, un peccato che rattrista. oltre al danno la beffa: pare che gli ascolti s’impennino, sicché guardacaso di lì a poco il nostro viene invitato nei più beceri talk show a tema calcistico.
introducing estate 2012, il jolly pigliatutto lo gioca simone spetia (leggi, latinescamente, spezia). dopo gran giri ai radiogiornali, e uno status da twitstar, sostituisce, per la prima parte di ferie italiote, l’asso di spade barisoni. poi, quando ormai ho deciso di passare ad una radio che per le lunghe superstrade brianzole mi tenga compagnia con della classica, lo ritrovo anche al posto di cruciani.
dove, sempre alla zanzara, ricupera quella pacatezza d’informazione, quel gentile buon senso, quella timida sfrontatezza, che in qualche modo aveva caratterizzato il cruciani di 10 anni fa.
e allora questo cruciani lasciamolo in pasto ai cazzari del calcio, e, perdio, togliamo spetia da twitter, dove spopola ma caccia castronate, e facciamolo esplodere nella sua vena di ottimo giornalista.
*edit: spetia fa gentilmente notare via twitter che “È Maurizi, non io
”. io faccio il fonico, hanno entrambi basse voci raspate con accento centritaliano. ergo, per il povero sottoscritto, all’ascolto in macchina paiono essere la stessa persona… me ne scuso.